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martedì 10 settembre 2013

A proposito della "Casa Baraccata"

Il Cnr-Ivalsa ha ricostruito una parete secondo il codice del 1783, dimostrandone l'efficace resistenza ai terremoti


Un test in laboratorio ha dimostrato l'efficace comportamento antisismico di una parete costruita secondo le linee guida del regolamento edilizio vigente sotto i Borboni, introdotto dopo il catastrofico terremoto del 1783 che distrusse gran parte della Calabria meridionale, con circa 30 mila vittime. La tecnologia indicata dal codice redatto oltre due secoli fa ha tutelato la regione peninsulare da altri due gravi eventi sismici che la colpirono nel 1905 e nel 1908, per circa nove gradi di intensità sulla scala Mercalli e magnitudo 6.9 sulla scala Richter, limitando i danni a poche porzioni di muratura collassate e nessun crollo totale. E allo stesso modo il sistema costruttivo tutelò anche il palazzo del Vescovo di Mileto, ricostruito dopo il 1783 con gli specifici accorgimenti del codice borbonico, che oggi versa in condizioni di degrado ma ha attraversato oltre 200 anni di storia senza cedimenti.

L'esperimento che ha ricostruito la 'parete borbonica' è stato realizzato nei laboratori di San Michele all’Adige (Tn) delCnr-Ivalsa, l’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con l'Università della Calabria. La medesima tipologia di struttura è stata ricostruita tramiteanalisi chimiche e petrografiche al fine di ottenere, oltre alle caratteristiche dimensionali e di apparecchio della muratura intelaiata, anche simili prestazioni meccaniche di malta e pietre. “Si tratta” spiega Nicola Ruggieri, ricercatore di Unical, “di una riproduzione pressocché identica di una parete dell’edificio vescovile a Mileto, in scala 1:1, costituita da muratura rinforzata da un’intelaiatura lignea”. La specie legnosa utilizzata è stata identificata nei laboratori Ivalsa come castagno calabrese.

“Per le prove abbiamo imposto alla sezione una serie di spostamenti alternati nelle due direzioni via via crescenti, così da simulare il comportamento alle azioni sismiche, anche le più importanti, della parete intelaiata”, spiega Ario Ceccotti, direttore di Ivalsa e responsabile scientifico del progetto insieme a Raffaele Zinno di Unical.

Sottoposta alle prove meccaniche in laboratorio, la parete ha mostrato un eccellentecomportamento antisismico, evidenziando una buona duttilità garantita dal riempimento interno dei telai – con qualche piccola espulsione di muratura – mentre gli stessi telai di legno (sia le aste sia i nodi) sono rimasti quasi completamente integri. “Già nel 1908, in seguito al catastrofico terremoto che distrusse Reggio e Messina il geografo Mario Baratta, fondatore della sismologia storica, rilevava le buone qualità sismiche dell'edificio di Mileto. Oggi al Cnr-Ivalsa abbiamo avuto conferma di tale resistenza”, continua Ruggieri. Compiuti i dovuti approfondimenti, e con un'applicazione dei sistemi di connessione innovativi, questa tecnologia “potrebbe essere favorevolmente applicata a edifici moderni garantendone stabilità e dando sicurezza alle persone che li abitano”, conclude Ceccotti.

I risultati sperimentali del progetto saranno presentati in occasione dell’incontro internazionale H.Ea.R.T 2013 (Historic Earthquake-Resistant Timber Frames in the Mediterranean Area) organizzato da Unical e Cnr-Ivalsa, in collaborazione con Università di Minho, Atene e Istanbul e Icomos Wood Scientific Committee, che si terrà a Cosenza il 4 e 5 novembre. Il convegno ha già raccolto contributi da molti paesi del Mediterraneo (Marocco, Portogallo, Albania, Grecia, Turchia, Egitto, Italia, Usa, Giappone e Cina) che si contraddistinguono per la presenza sul territorio di edifici caratterizzati da pareti in muratura con intelaiature lignee simili a quelle realizzate in Calabria alla fine del ‘700.


Fonte: http://www.ingegneri.info

venerdì 8 marzo 2013

LEGNO & EDILIZIA


Come di consueto, LEGNO&EDILIZIA sara' anche il contenitore di una nutrita serie di incontri dedicati al mondo delle costruzioni di legno e a sostegno e promozione dei vari comparti che lo compongono.

Tra i principali eventi in programma ricordiamo L&T Legno e Terremoto – Seminario organizzato da Piemmeti SpA e a cura di Franco Laner, docente ordinario di tecnologia dell'architettura presso lo IUAV, che si propone di affrontare il progetto, il calcolo e l'esecuzione delle strutture di legno sismo-resistenti. Di grande interesse anche l'evento speciale Ecomake - Materiali e strumenti per l'edilizia sostenibile: benessere e salubrita' tra norma, prassi e ricerca, che approfondira' le tematiche inerenti la salubrita' indoor.

Tra gli incontri da non perdere citiamo quelli curati dalla Scuola del Legno - organizzati dall' Istituto di Tecnologia del legno Lazzari Zenari, quali il Seminario L'uso Del Legno Massiccio, il Corso di formazione classificazione a vista del legno massiccio, Il Convegno Prodotti da costruzione ingegnerizzati, il convegno Imballaggi industriali di legno e il Corso di formazione classificazione a vista del legno massiccio.

Inoltre sono senz'altro da seguire l'evento di Progetto Legno Veneto, Sopraelevazione di Legno Xlam a KmZero - La filiera corta del legno e il convegno di Confartigianato sul tema del legno legale.

Quest'anno i produttori di serramenti di legno hanno scelto LEGNO&EDILIZIA per il primo Vertice Italiano La finestra in legno nel corso del quale il mondo della produzione italiana di finestre in legno si incontrera' a "ranghi uniti" per la prima volta.

La situazione del legno nel mondo.
La mostra si chiudera' con la Festa della casa di legno con visite guidate aperte a tutti i visitatori. Inoltre Piemmeti SpA, Promozione Manifestazioni Tecniche, in collaborazione con Icar 12 (Tecnologia dell'architettura) dell'Universita' Iuav di Venezia e Tecnologos, rivista on line di Tecnologia dell'architettura, organizzatori del concorso SL&D in cui lo spunto creativo si e' ispirato alla naturalita' del legno con l'obiettivo di creare, inventare un oggetto di legno, daranno vita alla cerimonia di premiazione, prevista per domenica 17 marzo, giornata conclusiva della fiera.

LEGNO&EDILIZIA dal 14 al 17 marzo 2013 a Verona

http://www.legnoeedilizia.com/

BREVE RESOCONTO SULL'EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA ITALIANA SUL LEGNO

La normativa italiana inerente il legno come materiale ad uso strutturale, ha avuto un percorso quanto mai alterno e controverso. Passando da materiale affidabile e adeguato a tipologie costruttive multipiano antisismiche a materiale privo di alcuna veste normativa, il legno ad uso strutturale compie un lungo percorso passando dal lontano 1909 ai giorni d'oggi attraverso una serie di passi che, dopo averne quasi annientato qualunque dignità per l'uso strutturale e inabissato una concreta e fruibile conoscenza dello stesso, di recente riemerge grazie sopratutto agli influssi di più ampio respiro di derivazione Europea.
Di seguito si ripropone la sintesi di tale percorso, per la curiosità degli attuali fruitori ed estimatori del legno quale essenza elegante, affidabile e plasmabile e per tutti coloro che per anni hanno dovuto riferirsi a Leggi extra moenia per trovare in concreto delle linee guida prestazionali per la progettazione strutturale.

  • Regio Decreto del 18 aprile1909 n. 193 promulgato a seguito del terremoto di Messina cita la muratura costituita da intelaiature in legno riempite da muratura come il più tipico ed efficace sistema antisismico, ed il solo ammesso per edifici multipiano (la muratura ordinaria è ammessa solo per edifici ad un piano). La tipologia costruttiva è definita 'casa baraccata' e affonda le sue radici nel XVIII secolo, quando in concomitanza con eventi sismici drammatici in Calabria il Governo Borbonico avviò un piano di ricostruzione molto consapevole nel quale la ricerca di un sistema costruttivo efficace convogliò appunto sul cosiddetto sistema baraccato: una intelaiatura composta da elementi verticali e orizzontali con controventi a croce in legno e riempimento di muratura. Il Regio Decreto rappresenta un ottimo esempio di contenuti semplici ma efficaci che si ritrovano, modificati e integrati, a volte complicati nelle molteplici normative che si sono susseguite.

  • 1916-1935: vari decreti forniscono una definizione e quantificazione più specifica dell'azione sismica. Emergono inoltre istruzioni relative a sistemi costruttivi ritenuti 'nuovi' (cemento armato e strutture metalliche), considerati come alternativa a quelli tradizionali. Si evidenza per la prima volta l'importanza della funzione di ripartizione assolta dagli orizzontamenti.

  •  Legge del 25 novembre 1962, n. 1684 prescrive che le costruzioni in legname sono ammissibili solo previo motivato nulla osta del Genio Civile. La legge rappresenta il quadro sullo stato dell'arte agli inizi degli anni '60, anni in cui si è già ampiamente perso il contatto col materiale legno sia nelle competenze progettuali che realizzative da parte delle maestranze. Il legno, ormai definito quasi denigratoriamente legname, viene assunto quale materiale inaffidabile principalmente per: la difficoltà di definizioni oggettive a carattere meccanico/prestazionale, l'alta combustibilità confusa con la completa inaffidabilità in caso di incendio (mito ormai sfatato), il degrado e le durabilità nonché e sopratutto una politica culturale ed economica completamente rivolta al cemento armato e all'acciaio.

  • Legge del 25 novembre 1974, n. 64 'Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche' rinvia a specifiche regole tecniche per i vari materiali. Per il legno, mancando perfino un riferimento normativo nazionale relativo alla progettazione statica, a seguito non è stato emanato alcunché. Il legno inizia a restare dunque lettera morta nonostante all'articolo 5 si dica: 'gli edifici possono essere costruiti con: d) struttura di legname'.

  • 1975-1996: si susseguono una serie di prescrizioni, precisazioni e approfondimenti inerenti in particolare gli orizzontamenti interpiano e di copertura con particolare riferimento alle novità introdotte dal D.M.LL.PP. del 2 luglio 1981 'Normativa per le riparazioni ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal sisma nelle regioni Basilicata, Campania e Puglia' nel quale si specifica che i solai in legno non si dovranno sostituire se non richiesto da esigenze statiche. Anche nella relativa circolare si sottolineano i metodi per il restauro statico di solai esistenti in legno che possano supportare anche funzione di diaframma di ripartizione.

  • D.M.LL.PP. 16 gennaio 1996 n.11951 'Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche' si ritorna a parlare di strutture 'di legno' con evidente carenza di contenuti non essendoci riferimenti specifici su tipologie costruttive, giunti e orizzontamenti. Si profila inoltre la conferma sui limiti di altezza per gli edifici in base alla sismicità dei siti.

  • 1996: vengono adottati con D.M. LL.PP. gli Eurocodici 2 e 3 nonostante siano ancora norme sperimentali (ENV), e vengono rilasciati dal Ministero i relativi Documenti di Applicazione Nazionale. L’Eurocodice 5, anch'esso pronto come ENV, non riceve analogo trattamento. Ma inizia presso il Ministero LLPP il lavoro di una specifica commissione incaricata della redazione delle Norme tecniche Italiane per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni di legno (in acronimo N.I.CO.LE), che dovrebbero essere una versione semplificata ed italianizzata dell'EC5.

  • Il documento n.564 del 28/11/1997 'Istruzioni generali per la redazione di progetto di restauri nei beni architettonici di valore storico-artistico in zona sismica' risulta interessante alla luce in particolare delle operazioni di diagnostica sullo stato di conservazione e le tecniche di consolidamento delle strutture lignee.

  • 2002: la bozza di N.I.CO.LE è pronta e, acquisito il parere favorevole del CNR, in attesa di essere pubblicata come Decreto Ministeriale.

  • 2003: l’OPCM n. 3274 cita gli edifici a struttura di legno tra i sistemi costruttivi ammessi in zona sismica, elimina le limitazioni in altezza per le strutture interamente realizzate in legno lamellare (rinnovando il pregiudizio verso il legno massiccio strutturale largamente usato in Europa, Nord America e Giappone), inizia a fare riferimento ai principi dell’Eurocodice 8, ma non fissa regole di calcolo specifiche per le strutture di legno. Anzi, nel Capitolo 9 ‘Edifici con struttura di legno’ le subordina alla emanazione delle corrispondenti norme relative alle combinazioni di carico non sismiche (anche se le N.I.CO.LE erano pronte da un anno).

  • 2004: viene istituito presso il Consiglio Superiore LLPP il Gruppo di Lavoro Annessi Tecnici Nazionali (poi bloccato, a lavoro completato).

  • 2005: l’OPCM n. 3431 colma finalmente il vuoto normativo: viene introdotto nel Capitolo 9 un breve testo che riprende i principi degli Eurocodici 8 e 5. L’aspetto più importante è presente nel campo di applicazione: le prescrizioni sono da intendere quali integrazioni delle regole di pertinenti prescrizioni tecnico - normative italiane, quando disponibili. Nel frattempo l'Eurocodice 5 è stato pubblicato come norma UNI EN definitiva e il cerchio finalmente sembra chiuso.
Nei passaggi di assoluta mancanza normativa, i progettisti si sono dovuti avvalere fino alla fine degli anni '90 della Normativa Tedesca DIN 1042 approvata formalmente dal Consiglio Superiore dei LL.PP.
L'ultimo e più recente e noto passo, è rappresentato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni del 14.01.2008 e relativa Circolare n.617 del 2 febbraio 2009. Ai capitoli 4, 7 e 11 finalmente si vede la volontà di una pratica più consapevole della progettazione del legno, fermo restando il doversi riferire in molti casi all'Eurocodice 5 nonché al documento CNR-DT 206 del 28 novembre 2007/rev. 7 ottobre 2008: 'Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle strutture in legno'. E' evidente, anche solo constatando il materiale dedicato quantificabile in numero di pagine, che il legno ad uso strutturale rimane ancora quasi materiale di nicchia in favore dell'ancora ben presente dominio di cemento armato e acciaio.

Riferimenti bibliografici:
Le strutture di legno in zona sismica - CECCOTTI FOLLESA LAURIOLA - ed. CLUT
La casa baraccata: un sistema antisismico nella Calabria del XVIII secolo - S. Tobriner

domenica 17 febbraio 2013

TIMBERTECH BUILDINGS

La Timber Tech, start up dell'Università degli Studi di Trento, sta portando avanti la realizzazione di un software di calcolo ad elementi finiti, in grado di supportare i progettisti strutturali nella delicata fase di calcolo. 
Sicuramente per i tecnici impegnati nel settore è una buona notizia. Avere nel prossimo futuro a disposizione, uno strumento con il quale poter confrontare le analisi che al momento risultano essere semplificate.

Al seguente link: http://youtu.be/RzaIwvxG2ZQ potete vedere un anteprima del software.

National Science Foundation

Dal sito della fondazione Americana dedita alla ricerca e sviluppo delle costruzioni in legno si può seguire un interessante webcast che ci aggiorna sullo stato dell'arte della ricerca in campo sismico.
Al seguente link: http://www.nsf.gov/news/newsmedia/neeswood/index.jsp potete vedere il video.

Buona visione.

sabato 9 febbraio 2013

Mission

Questo blog nasce dalla collaborazione di più professionisti con la passione per la progettazione delle case in legno. 
Ormai sono trascorsi diversi anni da quando si è progettata la prima casa con struttura portante in legno. Da quel momento è stato un crescendo di ricerca e di approfondimento, verso questa tecnologia relativamente nuova. O meglio "dimenticata", in quanto, nel passato si è fatto massiccio utilizzo del legno per le costruzioni.
In questo spazio, cercheremo di approfondire, per quanto più possibile gli aspetti tecnici, cercando di chiarire i molti dubbi e pregiudizi che offuscano la costruzione di una casa in legno.